Mediatori: niente più corsi di formazione per mediatori a distanza. Ammessi solo i corsi on line di aggiornamento biennali
Con la Circolare del 13 giugno 2022 n. 127953, il Ministero della Giustizia ha chiarito che dopo il 31 marzo 2022, data che segna la fine del periodo emergenziale Covid, non sarà più possibile per gli enti di formazione accreditati presso il Ministero della Giustizia, erogare corsi base per mediatori di 50 ore previsti dall’art. 18 comma 2 lett. f) del DM n. 180/2010.
Si osserva che in “considerazione della serietà che deve necessariamente contraddistinguere la formazione dei mediatori - ai quali è demandata dall’ordinamento un’attività sostanzialmente vicaria della fondamentale funzione giurisdizionale” - le norme sulla formazione base dei mediatori sono state sempre interpretate nel senso della necessaria compresenza fisica dei soggetti interessati: il corso di formazione iniziale in materia di mediazione, così come articolato nella citata normativa, non può esaurirsi infatti in un semplice scambio di materiali o comunicazioni fra il docente e il discente, ma implica, invece, tra i medesimi un rapporto diretto e assai più complesso, che non è limitato alla mera fase di docenza”.
Si evidenzia, in particolare, che “il collegamento a distanza appare del tutto inidoneo a una adeguata erogazione della formazione, soprattutto per i profili pratici, di importanza invero determinante sulla futura capacità del mediatore di gestire gli incontri e svolgere la fondamentale attività di mediazione tra le parti.
Continuano ad essere ammessi anche in modalità on line, invece, i corsi di aggiornamento biennali di 18 ore previsti dall’art. 18 comma 2 lett. g) del DM n. 180/2010.
In questo caso si è chiarito che le esigenze e, d’altro canto, le criticità che sconsigliano la formazione iniziale a distanza, si presentano più affievolite con riguardo ai corsi di aggiornamento, i quali - da un lato - presuppongono come già erogata la formazione iniziale in presenza e, dall’altro,
si affiancano a un tirocinio assistito in almeno 20 casi di mediazione svolti presso organismi iscritti, “casi attraverso i quali è data al mediatore già iscritto la possibilità di verificare come altri mediatori, anche essi iscritti, gestiscano i diversi momenti del percorso di mediazione, confrontando la propria esperienza pratica con quella di altri colleghi”.